3-Analizzare

Il giorno mercoledì 11 Marzo si è svolta la terza lezione del progetto, tenuta dal dott. Andrea Castello e dedicata alle modalità di analisi dei dati specifici da noi raccolti sull’Ospedale di Verduno.

La prima lezione di Castello era stata infatti di carattere generale sul tema degli open data, mentre questa volta siamo entrati nel merito delle informazioni da noi raccolte sul campo con le interviste e tramite la lettura di web e giornali.

Il Progetto OpenAsclepio ha analizzato un caso di grande interesse locale, che sta coinvolgendo in modo attivo e partecipato sia i cittadini sia gli enti preposti. Proprio per le sue caratteristiche così specifiche, è molto difficile trovare dati e informazioni all’interno dei normali canali statistici (ISTAT, documenti nazionali, pubblicazioni della Commissione Europea, ecc.), ma è stato necessario da parte del nostro Team uno sforzo di “data mining” basato su contatti personalizzati con gli attori più importanti (i Sindaci e i Dirigenti del settore sanitario regionale piemontese), sull’ascolto dei punti di vista di amministratori e politici durante eventi pubblici (incontro del 27 febbraio a Pollenzo, convegno del 16 marzo a Bra), sull’analisi dei siti degli Enti sanitari piemontesi e sulla lettura attenta di quanto periodicamente riportato dalla stampa locale La Figura 1 illustra l’approccio utilizzato.

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 Figura 1: l’approccio OpenAsclepio alla raccolta dei dati

I dati raccolti sono stati analizzati ed aggregati, con l’obiettivo di produrre una rappresentazione in grado di fornire un quadro d’insieme con alcuni elementi che noi riteniamo particolarmente significativi.

Il nostro Team ha optato per uno schema grafico (Figura 2) presentato attraverso un video nel quale la mano di una nostra compagna scrive su di un tabellone: con questa modalità abbiamo voluto anche rappresentare il percorso dinamico della nostra esperienza.

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 Figura 2: lo schema grafico di sintesi

 Nella Figura 3 è riportato in dettaglio il grafico di incremento dei costi nel periodo 2005-2014.

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Figura 3: incremento dei costi nel periodo 2005-2015 (fonte ASL Cn2)

 Abbiamo optato per una sintesi incentrata sul tema dell’incremento dei costi, che riteniamo utile per rappresentare la complessità del percorso di costruzione dell’ospedale, anche dovuto a momenti di  inefficienza nelle fasi di pianificazione, programmazione e comunicazione, nonchè all’insorgere di molteplici complicazioni legate all’area dove è stato situato il cantiere e ad intoppi burocratici.

Nella Figura 4 è riportato un confronto tra i posti letto dei diversi ospedali della provincia di Cuneo. Come si può osservare, il numero totale delle unità di degenza presenti tra l’ospedale di San Lazzaro di Alba e l’ospedale Santo Spirito di Bra supera di un centinaio quelle previste per l’ospedale di Verduno, destinato a servire sia Alba sia Bra.

Ciò significa che per l’ospedale di Verduno si presuppongono caratteristiche di maggiore efficienza, legate sia all’evoluzione tecnologica, sia al cambiamento dei protocolli medici che prevedono una limitazione dei giorni di degenza a favore della domiciliarità delle cure ed una conseguente riduzione dei posti letto. Come sottolineato dal Sindaco di Bra, si tratta di un fattore di eccellenza che deve essere comunicato correttamente alla popolazione: non si stanno “togliendo posti letto”, ma si sta costruendo una migliore organizzazione dell’assistenza sanitaria.

L’ospedale con una maggior capacità di accoglienza di degenti è il Santa Croce di Cuneo, il quale ormai da lungo tempo è in attesa di ristrutturazione a causa di mancanza di fondi: si tratta di un tema delicato, visto che Cuneo e Verduno sono nella stessa Provincia, e mentre Cuneo è alla ricerca di finanziamenti Verduno ne sta già acquisendo. Ecco un tema rilevante legato alla ripartizione delle risorse pubbliche, sul quale la classe dirigente degli Enti locali cuneesi sarà chiamata a confrontarsi nei prossimi anni.

 yyy           Figura 4: numero posti letto negli ospedali in Provincia di Cuneo (fonte ASL Cn2)