I
GRANDI TEMI DELLA POESIA:
LA
MALINCONIA, LA SOLITUDINE,
IL SENSO DI
ABBANDONO
Durer
La melanconia
La solitudine, la sensazione di abbandono e la malinconia
sono temi ricorrenti nella poesia di tutti i tempi, in particolare in quella
romantica e decadente. Partendo dalla loro
situazione personale, i poeti fanno
considerazioni generali sul destino dell’umanità: se da un lato gli esseri
umani sembrano essere destinati a soffrire la solitudine e l’abbandono perché
le relazioni con gli altri sono spesso difficili e perché, comunque, prima o
poi interverrà la morte a interromperle, dall’altra la solidarietà e la
difesa dei più alti valori sociali costituiscono, per chi li accetta,
un modo per consolarsi e accettare il proprio destino. Certo, come emerge
dallo schema sottostante, la descrizione della condizione umana che emerge dalle
poesie esaminate sembra chiudere la strada all’ottimismo, come se in realtà
l’unica (o prevalente) fonte di ispirazione per questi autori fosse la
sofferenza. E’ quasi come se, esternando i propri sentimenti,
si riuscisse a prenderne le distanze e, qualunque ne siano le cause, ad
accettarli con maggiore serenità.
Le cause di sofferenza sono
molte, non sempre legate all’amore o alla situazione sentimentale, ma, molto
frequentemente, allo sgomento di fronte alla perdita di una persona cara o alla
difficoltà di trovare spiegazioni ai grandi problemi esistenziali, in
particolare la capacità di offrire valide motivazioni all’esistenza, di
trovare un giusto ruolo nel mondo oppure all’impossibilità di modificare
quelle situazioni personali, politiche e sociali che sono causa di sofferenza.
Molto spesso la sofferenza è
associata al ricordo dei momenti felici; in questo caso sembra attenuarsi e
lascia spazio ad un sentimento malinconico, sospeso tra gioia e sofferenza: da
un lato infatti ricordare o fantasticare è un piacere (Gozzano, Leopardi),
d’altra parte lo scarto rispetto alla realtà può risultare doloroso da
sopportare. Il contatto con la natura facilita la riflessione sulla propria
condizione umana e sui propri stati d’animo; molto spesso la descrizione del
paesaggio è associata alla meditazione interiore e svolge una funzione
consolatoria, quasi come se la bellezza della natura, amichevole o anche ostile,
ci facesse dimenticare per un attimo la nostra infelicità.
Causa | Autore | Testo |
E’ LONTANO DALLA FAMIGLIA O DALLA TERRA DI ORIGINE | Foscolo | In morte del fratello Giovanni
A Zacinto |
VIVE CIRCOSTANZE POLITICHE E STORICHE AVVERSE | Foscolo | In morte del fratello Giovanni |
Saba | La capra | |
Ungaretti | Veglia
San Martino del Carso |
|
Quasimodo | Alle fronde dei salici | |
E’ MORTO QUALCUNO CHE AMA | Foscolo | In morte del fratello Giovanni |
Carducci | Pianto antico | |
Pascoli | X agosto | |
Ungaretti | San Martino del Carso | |
Montale | Ho sceso dandoti il braccio | |
Quasimodo | Alle fronti dei salici | |
SI SENTE ABBANDONATO O INCOMPRESO DALLA FAMIGLIA O DA QUALCHE FAMILIARE |
Leopardi | Produzione in prosa |
Saba | Mio padre
Quando nacqui |
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SENTE INCOMBERE LA MORTE | Foscolo | Alla sera |
Gozzano | La signorina Felicita | |
Ungaretti | Veglia | |
Quasimodo | Alle fronde dei salici | |
NON SA DARSI RAGIONE DELLA VITA, IN PARTICOLARE DELLA SOFFERENZA |
Leopardi | A Silvia |
Pascoli | X agosto | |
Montone | Meriggiare | |
Saba | La capra | |
PER UN AMORE INFELICE O INCAPACITA’ DI AMARE | Gozzano | La signorina Felicità |
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