PANISMO

Panismo

Il panismo deriva dal greco παν, tutto, e si riferisce alla tendenza del confondersi e mescolarsi con il Tutto e con l’assoluto, due concetti chiave del decadentismo. In D’Annunzio il tutto prende la forma della natura, riferimento al dio greco Pan, divinità dei boschi e tutte quelle che hanno a che fare con la natura. È evidente l’uso di questa tecnica all’interno della poesia “La Pioggia nel Pineto” in cui il poeta si fonde con la natura, la quale ripercorre allo stesso tempo il suo corpo e i suoi sentimenti.

Panismo o sentimento panico della natura è una percezione molto profonda del mondo esterno (soprattutto se riferita a paesaggi naturali) che crea una fusione tra l’elemento naturale e quello più specificatamente umano.

Deriva dal nome Pan, dio greco dei boschi, ma dal momento che presuppone una concezione panteista del divino, lo si può far derivare anche dall’etimologia greca πάν (pàn), che significa “tutto” (neutro di πάς πάσα πάν, leggi: pàs pàsa pàn), da cui probabilmente scaturisce la stessa terminologia del dio. Con il panismo, l’io veniva messo in secondo piano, immergendosi completamente nella natura, ma non nascondendosi del tutto in quanto il poeta era solito esprimere stati d’animo attraverso oggetti naturali. Si richiama a questa corrente Gabriele D’Annunzio che nella composizione lirica “Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi” mette in risalto la sua visione pagana (come nell’antica Grecia) e risalta la bellezza e la gioia di vivere

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